Narra la leggenda che il più piccolo lago della Brianza si sarebbe formato dalle lacrime del monte Orfano, triste perché si sentiva abbandonato, lontano dagli altri monti. Nella raccolta d’acqua, l’infelice altura, specchiandosi, può vedere un altro monte simile a sé e sentirsi meno sola.
In realtà l’origine dello specchio d’acqua risale all’ultima glaciazione (circa 15.000 anni fa), in seguito allo sbarramento di una conca preesistente da parte di materiale morenico abbandonato dai ghiacciai al loro ritiro.
Il lago e la zona circostante sono caratterizzati da una serie di ambienti naturali popolati da una varietà di animali e vegetali. Un fitto canneto, con canne di palude e tife, circonda quasi completamente il lago e costituisce un rifugio per molti uccelli, stanziali e migratori; nelle zone paludose sono state segnalate varie specie di Anfibi. Una fascia boscosa, formata in prevalenza da ontani, castagni, betulle e robinie, cinge a sud-ovest la conca lacustre, creando una suggestiva cornice allo specchio d’acqua.
Per tutelare questa biodiversità nel 1984 Regione Lombardia ha istituito la Riserva Naturale parziale biologica “Lago di Montorfano” (gestita oggi dal Parco Regionale Valle del Lambro) e nel 2003 è stato riconosciuto come Sito d’Interesse Comunitario (SIC).
Silvia Fasana
Per saperne di più
Dove: Montorfano – estremità settentrionale del Me-Mo