La brughiera è caratterizzata da spazi incolti ricoperti da piccoli arbusti, senza alberi alti.
Se però non viene periodicamente sfalciata, si evolve lentamente in bosco ed iniziano a crescere anche alberi ad alto fusto.
Una delle prime specie di albero che vediamo comparire nelle brughiere è il pino silvestre, molto rustico e poco esigente, che cresce spontaneamente anche nei terreni brulli.
Camminando ne incontriamo davvero tanti. Quelli di pino silvestre, sono boschi luminosi, arieggiati, caratterizzati dal profumo balsamico tipico delle conifere: non passano certo inosservati per la loro bellezza, il loro “ordine”, i giochi di luci e ombre tra i fusti e il buon odore “balsamico” che si respira.
La sua diffusione, oltre che spontanea, è stata anche sollecitata ai tempi di Maria Teresa d’Austria, nel 1700, con piantagioni per lo sfruttamento del legname, adatto per costruire mobili e per la fabbricazione della carta. Ma in queste zone ha dato vita, nel passato, soprattutto all’attività della resinazione, cioè della raccolta della resina, la cui lavorazione iniziava proprio in loco, nei pressi della Ca Nova, a Mariano Comense.
Dove: diffusi in tutte le zone boscose attraversate dal Me-Mo, in particolare nella zona tra Mariano Comense e Brenna, in prossimità della Ca Nova.