Cascina Mordina, che incontriamo a Mariano Comense proprio vicino ai laghetti della Mordina, è un edificio rurale ancora ben conservato che in futuro potrebbe essere adibito a centro di attività culturali e di educazione ambientale o a luogo di sosta per gli escursionisti.
Le sue strutture sono state mantenute stabili ma non abitative, rispettando così le caratteristiche originarie e le specifiche funzioni: ogni elemento della cascina aveva uno scopo preciso che permetteva l’autosufficienza delle famiglie che qui vivevano.
Al centro vediamo il corpo principale della cascina, dove vivevano le famiglie contadine. E’ diviso in tre piani: al pian terreno c’è il portico con le cucine, mentre ai piani superiori a loggiato ci sono le camere, sei per piano.
A sinistra dell’edificio c’è l’antico forno, dove si cuoceva il pane, mentre a destra ci sono le scale che portano alle cantine con le volte a botte, utili per la conservazione dei cibi.
Si affacciano sulla corte anche l’edificio della stalla (per gli animali che aiutavano nel lavoro dei campi, i maiali e gli animali da cortile), il deposito degli attrezzi agricoli con sopra il fienile e lo sgabuzzino dei servizi igienici.
Sul lato opposto, ci sono dei pilastri in mattoni di un’altra struttura, probabilmente anch’essa un fienile o una stalla, che era caratterizzata da pareti costruite con rametti e sterco di animali compressato, che nel tempo si sono deteriorate.
Nel cortile vediamo anche il pozzo, coperto con un piccolo tetto di tegole, da cui si pescava acqua grazie ad un interessante congegno a ruote e manovella, ancora conservato.
La cascina era insomma un insieme di semplicità e “tecnologia”, ed era anche luogo di aggregazione e vita sociale: nelle corti interne, sui balconi e sotto i loggiati la vita era sempre in fermento. Ogni generazione della famiglia allargata aveva il suo da fare, dai bambini che giocavano, agli anziani che tessevano, magari recitando coralmente il rosario.
Gli elementi della fede popolare non potevano certo mancare in cascina:
al centro, sotto il porticato, ci sono un’edicola sacra dedicata alla madonna e un’icona di sant’Ambrogio. La vitale cultura contadina, fatta di gente laboriosa e consapevole della fragilità della propria condizione, si affidava con fiducia alla presenza divina, riconoscendo il legame originario tra cielo e terra.
Dove: Mariano Comense, via Cascina Cottina